Linee di ricerca

  1. La sicurezza passiva dei veicoli (Respons. G. Belingardi): sviluppo di soluzioni architetturali della strutture della scocca o di sottoinsiemi (ad esempio cofani, portiere, telai, travature, …), volte a massimizzare l’assorbimento di energia durante il crash, ottenendo un collasso progressivo, con limitati (cioè inferiori a valori prefissati) limiti di forza resistente e dei conseguenti valori di decelerazione (rilevanti per la salvaguardia dei passeggeri). L’adozione di schiume strutturali per l’assorbimento di energia.
  2. La sicurezza dei veicoli a trazione elettrica (Respons. G. Belingardi): l’evoluzione del trasporto privato su gomma andrà inevitabilmente, in tempi più o meno lunghi, verso una graduale progressiva elettrificazione che introduce problematiche completamente nuove in termini di struttura (completamente differenti architetture di motoristica e trasmissione) distribuzione dei pesi (presenza di batterie ingombranti e pesanti) e di conseguenza sicurezza. In sinergia con le altre linee di ricerca del gruppo si studiano soluzioni innovative ed integrate al problema progettuale.
  3. L’alleggerimento delle strutture dei veicoli (Respons. G. Belingardi): sviluppo di soluzioni strutturali alleggerite, rispettando i vincoli delle normative sulla sicurezza e i requisiti su rigidezza, resistenza a fatica e producibilità. Questa linea include lo studio di soluzioni sia in acciai innovativi del tipo UHS, sia in materiali metallici leggeri (ad esempio alluminio o magnesio), sia in plastiche rinforzate (compositi) e sandwich. Le soluzioni in composito richiedono lo studio di specifiche modalità di giunzione (adesivi, rivetti, …)
  4. L’ottimizzazione strutturale (Respons. G. Chiandussi): le metodologie di ottimizzazione topologica rappresentano uno strumento estremamente efficace per lo studio di soluzioni progettuali innovative caratterizzate da un elevato rapporto rigidezza-peso. I programmi proprietari disponibili sono oggetto di costante aggiornamento e vengono utilizzati per la soluzione di problemi di progettazione concettuale di componenti e sistemi meccanici in ambito industriale per l’individuazione di soluzioni radicalmente differenti rispetto a quelle già disponibili sul mercato anche alla luce dello sviluppo tecnologico (tecnologie di Additive Manufacturing, utilizzo di materiali compositi). Le soluzioni progettuali ritenute promettenti vengono rifinite mediante l’impiego di metodologie di ottimizzazione di forma e parametrica implementate in programmi proprietari oggetto di costante aggiornamento.
  5. La biomeccanica dei fenomeni di impatto (Respons. A. Scattina): il miglioramento della sicurezza dei passeggeri dei veicoli e degli altri utenti della strada (vulnerable road users, pedoni e ciclisti in particolare) passa attraverso lo studio tramite simulazione dei fenomeni dinamici di impatto veicolo-essere umano. Per questo obiettivo, in stretta sinergia con altri gruppi di ricerca a livello internazionale, si sviluppano e migliorano i modelli di parti di corpo umano (ohuman body modelsinteri) applicati alla simulazione per rendere i veicoli meno aggressivi.
  6. Comportamento ad impatto dei materiali compositi e modelli di comportamento (Respons. G. Belingardi): i materiali compositi sono caratterizzati da elevati indici di resistenza e rigidezza specifici (in rapporto alla densità), ma anche da forte anisotropia di comportamento, da modalità di cedimento multiple e loro tipiche e da modalità di assorbimenti di energia per fratturazione. Il loro utilizzo per la progettazione di componenti di sicurezza necessita di una conoscenza approfondita delle loro caratteristiche meccaniche e delle modalità di cedimento.