Laboratorio “Robotica”

Coordinatore: Carlo Ferraresi

Obiettivi

Il laboratorio ha come obiettivi lo studio, il progetto e la realizzazione di sistemi robotici innovativi. In particolare vengono considerati strutture e sistemi di attuazione e trasmissione non convenzionali, destinati a soddisfare specifiche particolari in termini di funzionalità, prestazioni dinamiche, spazi di lavoro, ecc.

Alcuni progetti:

A.St.Ro.
(Autonomous Stair-Climbing Robot)

Carlo Ferraresi;Giuseppe Quaglia

Robot a locomozione ibrida (ruote e zampe) concepito per la mobilità in ambienti semi-strutturati.
E’ possibile il moto su scale o rampe mantenendo il corpo in assetto costante

Veicolo autonomo per applicazioni di Geofisica

Carlo Ferraresi;Giuseppe Quaglia
Struttura leggera adatta al moto su superfici moderatamente sconnesse, con ampie capacità di manovra.
Predisposto per l’installazione di antenna per ispezioni geofisiche del terreno.

Winclimb Robot

Guido Belforte; Roberto Grassi; Giuliana Mattiazzo; Carmen Visconte

Robot pneumatico concepito per muoversi lungo superfici lisce verticali grazie all’utilizzo di ventose.

Robot subacqueo

Carlo Ferraresi; Massimiliana Carello; Andrea Manuello Bertetto
Propulsione a pinna oscillante.
Attuazione tramite attuatore deformabile a fluido.

Epi.Q

Walter Franco; Daniela Maffiodo; Giuseppe Quaglia;
Riccardo Oderio

Piccolo robot mobile capace di muoversi su ogni terreno, superare ostacoli e salire le scale.
In grado di modificare passivamente il suo modo di funzionamento a seconda del tipo di terreno e delle condizioni dinamiche, dal rotolamento alla camminata.

Wi Mas-3

Carlo Ferraresi; Stefano Pastorelli; Francesco Pescarmona

Master aptico a 2 gradi di libertà, per telemanipolazione con riflessione di forza.
Attuazione elettrica, trasmissione a cordini.

WiRo-6.3

Carlo Ferraresi; Stefano Pastorelli; Francesco Pescarmona
Master aptico a 6 gradi di libertà, per telemanipolazione con riflessione di forza.
Attuazione elettrica, trasmissione a cordini, struttura parallela multiridondante.

PneuMas-6.3

Massimiliana Carello; Carlo Ferraresi; Roberto Grassi; Francesco Pescarmona
Master aptico a 6 gradi di libertà, per telemanipolazione con riflessione di forza.
Attuazione pneumatica, trasmissione a cordini, struttura parallela multiridondante.

Mano a dita flessibili

Massimiliana Carello; Carlo Ferraresi; Carmen Visconte

Tre dita ad attuazione pneumatica, dotate di buona adattabilità nella presa di frutti di varia forma e dimensioni, consentono di distribuire con buona uniformità la forza esercitata sulla superficie di contatto

Mano di presa a tre dita con cerniere virtuali

Guido Belforte; Daniela Maffiodo; Terenziano Raparelli

Di piccole dimensioni (le dita misurano circa 30 X 30 mm), può afferrare e trasportare piccoli oggetti a simmetria cilindrica.
Attuato mediante fili a memoria di forma (SMA) per sviluppare notevoli forze e piccoli spostamenti.

Dito flessibile attuato mediante fili SMA
Guido Belforte; Daniela Maffiodo; Terenziano Raparelli

A struttura modulare, ogni dito è realizzato mediante tre moduli cilindrici di piccole dimensioni (16 mm di diametro, 40 mm di lunghezza), attuati ciascuno mediante tre fili SMA disposti assialmente . L’accorciamento di uno o più fili causa la flessione dell’intero modulo

Muscolo pneumatico a fibre diritte
Carlo Ferraresi; Walter Franco; Andrea Manuello Bertetto
E’ un’evoluzione del muscolo di McKibben.
Le fibre disposte longitudinalmente conferiscono prestazioni in forza particolarmente elevate.

Attuatore a proboscide
Gustavo Belforte, Carlo Ferraresi; Andrea Manuello Bertetto, Francesco Pescarmona
Attuatore deformabile a fluido. La sezione a 2 o 3 lobi consente una deformazione di flessione nel piano o nello spazio controllata dalla pressione interna.

Attuatore deformabile BiFac2
Carlo Ferraresi; Walter Franco; Giuseppe Quaglia
Attuatore deformabile a fluido, in grado di esercitare sia azioni di trazione sia di spinta grazie alla struttura con due membrane coassiali.

Attuatore deformabile BiFAc3

Carlo Ferraresi; Walter Franco; Giuseppe Quaglia

La struttura a tre membrane consente, rispetto al BiFAc2, una maggiore configurabilità e quindi la possibilità di impiego in applicazioni come il controllo di vibrazioni o lo sviluppo di sospensioni veicolari semiattive.

Meccanismo a doppia ruota stellare
Daniela Maffiodo; Francesco Pescarmona; Giuseppe Quaglia

Studiato per applicazioni tessili.
Configurabile secondo le specifiche della legge di moto voluta.

Macchina per la raccolta dell’uva da tavola

Guido Belforte; Gabriella Eula; Terenziano Raparelli

La macchina consiste in una forbice per il taglio del picciolo ed in un vassoio per la raccolta del frutto. La movimentazione è stata realizzata grazie all’ausilio di sensori ottici e di un PLC.

Il vassoio per la raccolta dell’uva può essere montato su di una trattrice con più bracci articolati che permettono una forte riduzione dei tempi ciclo.

Progetto PRIN 2004-06: “Sistemi pneumatici e meccatronici per la coltivazione e la raccolta di prodotti agricoli tradizionali ed a vocazione territoriale”