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20 dicembre 2018 - ore 16.00

Incontri con la macchina

Castello del Valentino - Aula 7V

Incontro con gli studenti della Scuola di Dottorato per presentare il volume volume "Incontri con la macchina - Scritti meta-scientifici" (Edizioni Mimesis, 2018) che propone gli scritti dei dottorandi che, negli anni 2016 e 2017, hanno composto durante il corso di Epistemologia della macchina tenuto dal professor Marchis.

PROGRAMMA

Ore 16:00 - Visita alle sale del Castello guidate dalla professoressa Annalisa Dameri.

Ore 17:00 - Presentazione in Aula 7V del volume "incontri con la macchina - Scritti meta-scientifici" (Edizioni Mimesis, 2018) che propone gli scritti dei dottorandi che, negli anni 2016 e 2017, hanno composto durante il corso di Epistemologia della macchina.
Nel corso della presentazione sono previsti gli interventi di alcuni degli autori e verrà annunciata la nuova edizione dei "Nuovi incontri con la macchina" con i lavori dell'anno 2018.

Ore 18:00 - Brindisi di Auguri nella Sala delle Colonne.

Dalla introduzione del volume "Incontri con la macchina - Scritti meta-scientifici":
Al vero ricercatore bisogna insegnare a varcare i confini perché solo al di là di essi c’è – per definizione – qualcosa da scoprire. Grammatiche, manuali, handbook sono certamente strumenti utili per sviluppare la propria creatività, ma è il duro lavoro sul campo, certamente irto di ostacoli, ad essere la scuola migliore dove gli sbagli e le inevitabili correzioni sono la scuola migliore. I racconti contenuti in questo libro non sono di certo il frutto di una scuola di creative writing, né lo vorrebbero essere perché sono piuttosto il frutto di una scommessa: cercare di uscire in qualche modo dalla propria disciplina, quella ufficiale che governa un dottorato di ricerca, e cercare di spiccare il volo verso l’ignoto. E se la scommessa non è vincente, ciò fa parte delle regole del gioco perché non tutte le “mani” sono un successo, neppure per il migliore giocatore di poker. Invece i “pezzi” che compongono questa antologia sono veri esperimenti scientifici, tentativi di tradurre, nel senso di tradere ossia di donare, di consegnare agli altri i propri sogni e forse le proprie più nascoste tensioni essenziali. La ricerca scientifica è tutta una “tensione essenziale” verso un sapere che si perfeziona continuamente ma che non è mai definitivo. Se un motore a combustione interna possa essere al centro di una composizione in rima non ci deve scandalizzare. O meglio sì, deve essere motivo di scandalo, ma solo nei confronti di un perbenismo accademico che è schiavo di un rigore senza etica. Azzardare nuove ipotesi su una bicicletta quantistica o sulla dimensione spirituale di un edificio, inventare una ricetta esplosiva o redigere il testo di un decreto legge impossibile, scoprire il bugiardino di uno smartphone o scovare nuovi mostri anche nella più banale quotidianità, e tradurli in brevi note di viaggio negli incontri con la macchina che ognuno di noi prima o poi ha fatto o farà, è lo scopo di questo libro, che si spera possa avere un seguito.